smaltitore di fumo e calore
SDF
DIFFERENZE TRA SMALTITORI DI FUMO E CALORE
Le misure antincendio in tema di controllo del fumo e del calore vengono applicate attraverso la progettazione e quindi l’applicazione di sistemi per l’Evacuazione dei fumi e calore o lo Smaltimento di fumi e calore e dei prodotti della combustione.
Sostanzialmente esistono 3 tipologie di approccio:
– SMALTIMENTO DI FUMO E CALORE D’EMERGENZA
– EVACUAZIONE NATURALE
– EVACUAZIONE FORZATA
Il progettista, seguendo i dettami del capitolo S8 del “Nuovo codice prevenzione incendi D.M. 18/10/2019” ha facoltà, a seconda della classe prestazionale da rispettare, di richiedere l’applicazione di:
1. Evacuatori di fumo e calore Naturali o forzati
oppure
2. Smaltitori di Fumo e calore.
Classi prestazionali:
Livello di prestazione I – Nessun requisito
Livello di prestazione II – Deve essere possibile smaltire fumi e calore dell’incendio dai compartimenti al fine di facilitare le operazioni delle squadre di soccorso.
Livello di prestazione III – Deve essere mantenuto nel compartimento uno strato libero dai fumi che permetta:
_ La salvaguardia degli occupanti e delle squadre di soccorso
_ La protezione dei beni, se richiesta.
_ Fumi e calore generati nel compartimento non devono propagarsi ai compartimenti limitrofi.
A. Evacuatore di fumo e calore Naturale (ENFC) (obbligo Marcatura CE)
All’interno di un sistema di evacuazione di fumo e calore naturale un ENFC può essere con apertura a battente 165° oppure a Lamelle.
Il valore di passaggio dei fumi certificato espresso in mq è detto SUA (Superficie Utile Aerodinamicamente efficace)
L’applicazione dell’evacuatore di fumo naturale progettata secondo la UNI9494-1/2017 consente di creare uno strato libero dai fumi e quindi controllare durante l’incendio l’espansione dei fumi e gas caldi consentendo in primis la salvaguardia degli occupanti ed a seguire la protezione dei beni.
B. Evacuatore di fumo e calore forzato (EFFC) (obbligo Marcatura CE)
È sostanzialmente un aspiratore ad elica, il valore è calcolato in modo volumetrico cioè quanti MC/h riesce ad aspirare.
L’applicazione dell’evacuatore di fumo forzato progettata secondo la UNI9494-2/2017 consente di creare uno strato libero dai fumi e quindi controllare durante l’incendio l’espansione dei fumi e gas caldi consentendo in primis la salvaguardia degli occupanti ed a seguire la protezione dei beni.
Questo sistema è usato di solito in piccoli negozi o in luoghi non comunicanti con tetto e pareti.
C. Smaltitore di fumo e calore (SDF)
Lo smaltitore di fumo e calore secondo l’appendice G della norma UNI9494-1/2017 e comparabile totalmente ad un ENFC.
Lo smaltitore viene utilizzato quando non interessa creare uno strato libero dai fumi ma semplicemente permettere ai VVFF durante l’intervento di far uscire i fumi per entrare nei locali a spegnere le fiamme.
La tipologia di uno smaltitore nasce all’interno del capitolo S8 con la tabella seguente dei tipi di impiego:
TIPO D’IMPIEGO
SEa Permanentemente aperte
SEb Dotate di sistema automatico di apertura con attivazione asservita ad IRAI
SEc Provviste di elementi di chiusura (es. infissi, …) ad apertura comandata da posizione segnalata e protetta
SEd Provviste di elementi di chiusura non permanenti (es. infissi, …) apribili anche da posizione non protetta
SEe Provviste di elementi di chiusura permanenti (es. lastre in polimero PMMA, policarbonato, …) per cui sia possibile l’apertura nelle effettive condizioni d’incendio (es. condizioni termiche generate da incendio naturale sufficienti a fondere efficacemente l’elemento di chiusura, …) o la possibilità di immediata demolizione da parte delle squadre di soccorso.
Se analizziamo per esempio il tipo Sec la descrizione lascia spazio all’utilizzo di qualsiasi tipo di infisso.
Nel tempo sul mercato si è arrivati a realizzare “Smaltitori” da ml 2.50 x 10.00 (ovviamente non marcati CE) poiché l’interpretazione dei progettisti e dei VVFF dice che basta garantire la superficie di passaggio d’aria geometrico in pianta dell’infisso.
Ricordiamoci che uno smaltitore non viene dimensionato in base ad una norma specifica o ad un progetto ma viene calcolato sulla base di una tabella presente all’interno del decreto (cap.S8) dove il progettista non fa altro che verificare il carico di incendio dell’ambiente e deve dimostrare che la scelta di smaltitori siano essi: finestre, simil evacuatori, aperture grandi etc. sia corretta affinché riesca ad espellere il carico di fumi durante l’intervento dei VVFF.
Pertanto:
Uno Smaltitore di fumo e calore servendo esclusivamente ad espellere i fumi ed i gas combusti solo durante l’intervento dei VVFF può essere semplicemente (a seconda dei tipi di impiego) un infisso oppure un semplice lucernario in plastica.
In questa condizione ci troviamo ad avere richieste sul mercato ove, nella migliore delle ipotesi, il committente fa riferimento al tipo di impiego (vedi tabella sopra) quindi SEc SEb … con le dimensioni che di solito vanno oltre quelle certificabili.
Sarebbe bene riferirsi sempre allo smaltitore come ad un evacuatore sia a livello dimensionale che certificativo.